LE ANZIANE SCOPANO MEGLIO – 1^ puntata – Ascoli Piceno - Barletta Andria Trani Trasgressiva

LE ANZIANE SCOPANO MEGLIO – 1^ puntata – Ascoli Piceno - Barletta Andria Trani Trasgressiva

Ho 30 anni, sono un bel maschietto di origini emiliane. Mi sono trasferito ad Ascoli sei anni fa per colpa di una ragazza. L'amore è finito, ma ho trovato un bel lavoro e sono rimasto. Abito in un condominio popolare di Viale Napoli e salto da una donna all'altra perchè ho il terrore del matrimonio.
Evelina, la mia vicina di casa, è una donna anziana, ma con uno strano fuoco e un corpo ancora desiderabile. Un metro e 65 circa, capelli rossicci tinti, un bel culotto e due tette da paura. Insomma una bella nonnina di 77 anni. Il marito l'ha lasciata pochi anni fa per scappare con una stupida 50enne a caccia di eredità. Tutto è accaduto rapidamente, senza preavvisi o litigi vari, e da due anni vive sola.
Un pomeriggio di febbraio, ha suonato alla mia porta, pregandomi di aiutarla a sistemare la caldaia che si era spenta. Non me ne intendo, ma non potevo rifiutare di fare un tentativo. Evelina è sempre stata gentile con me, spesso mi regalava dei pomodori che coltivava nel piccolo orto condominiale, oppure delle squisite olive fritte che cucinava lei personalmente.
In più, negli ultimi tempi, mi era sembrato di notare delle piccole strizzatine d'occhio e mi ero anche fatto due-tre pugnette pensando a lei.
Entrando nel suo bagno, mi sono subito reso conto che la caldaia non funzionava perchè il rubinetto del gas era chiuso. C'era il manico di un mocio lì vicino. Forse l'aveva urtato senza accorgersene, o forse... forse l'aveva fatto apposta. Era una questione di un minuto, ma ho voluto prolungare quell'incontro “casuale”.
Scrutavo le sue tette capezzolute premere contro la canottiera e il maglioncino rosa attillato, ne immaginavo la forma cadente e il colore bianco candido, lo stesso del suo viso che continuamente cercava di arrossare con un po' di fard.
Sentivo il suo profumo discreto mescolato all'odore di donna ormai senza mestrui, e il mio uccello ha cominciato a pensare con la sua testa, cioè una testa di cazzo, diventando mezzo duro e scuotendo i pantaloni della tuta da ginnastica che indossavo. Lei se n'è subito accorta.
- Mirco, cosa ti succede? Non ti sarai mica eccitato per una povera vecchia?
- Be'... ehm... Evelina... sei ancora una bella donna... 
- Se dici che sono bella, perché non ci provi?
Ero imbarazzato, ma questo era il segnale di via libera. Ho girato la manopola, ho riacceso il gas e alzato il termostato sui 25 gradi. Era stato spento per un po' e non volevo che la 77enne Evelina prendesse freddo.
Poi ho immediatamente iniziato a giocare coi suoi capelli tinti, e lei ha preso la mia mano destra e l'ha messa sulle sue tette, facendomele palpare e spingendo il mio pollice sugli enormi capezzoli.

CONTINUA

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