- Pubblicata il 18/05/2024
- Autore: ANGELA
- Categoria: Racconti erotici bisex
- Pubblicata il 18/05/2024
- Autore: ANGELA
- Categoria: Racconti erotici bisex
UNA PAUSA DALLO STRESS - Barletta Andria Trani Trasgressiva
Mentre ormai ci lasciamo alle spalle una primavera particolarmente piovosa, io come al solito mi sono mossa d'anticipo e, approfittando del ponte, mi sono fatta qualche giorno al sole a Ibiza dove, con la mia fidata amica Angela, sono fuggita dalla piovosa Italia per godermi un po' di spiaggia, e non solo, made in Spagna. Certo, l'assenza di qualche giorno della trans più focosa di Torino deve aver gettato nello sconforto molti dei miei adoratori, anche perché durante i week end so essere particolarmente porcellona, a dispetto del mio normalissimo lavoro in banca, ma pazienza, dopotutto dovrò pur cambiare aria ogni tanto, e quale posto migliore dell'incantevole isola spagnola per staccare la spina? Partite con tanta voglia di divertimento, appena atterrate in aeroporto ci dirigemmo subito in spiaggia, giusto il tempo di lasciare le valigie in camera, ben consapevoli che, quei letti, non li avremmo rivisti tanto presto...
Angela, grande appassionata del genere, mi portò subito nella spiaggia naturista di cui aveva letto, distante qualche chilometro in taxi, e in un attimo mi ritrovai a prendere il sole senza veli addosso, con solo la dolce brezza marina sulla mia pelle, mentre la mia amica, anche lei toltasi il costume, decise di fare un primo bagno rinfrescante.
In breve, sarà forse per la stanchezza del viaggio, caddi in un piacevole torpore, stavo quasi per addormentarmi del tutto, quando mi resi conto di non essere da sola: poco distante, infatti, un ragazzo, staccatosi dai suoi amici, mi stava osservando, forse colpito dal mio bel fisico, modellato da palestra e chirurgia impeccabili, o forse dal il mio arnese che, anche se a riposo, è sempre stato di tutto rispetto, fatto sta che, appena gli sorrisi, si avvicinò senza indugi, lo sguardo inebetito e il fare gentile. Era proprio un gran bel ragazzo, glabro, atletico anche se non particolarmente alto, e man mano che si avvicinava, capii le sue intenzioni, anche considerando che il mio asciugamano era un po' appartato, posto com’era tra basse dune, e offriva riparo da sguardi curiosi... Non so se Angela scelse quella posizione perché aveva già in mente la possibilità di un incontro hot o meno, fatto sta che sembrava davvero il luogo ideale per lasciarsi andare, complice la temperatura davvero stupenda.
Quando si fermò a pochi passi da me, iniziai a toccarmi dolcemente, risvegliando il mio membro, che si destò in pochi attimi alle mie carezze, con lo sconosciuto che fece lo stesso con il suo pezzo di carne, davvero notevole tra l'altro. Continuai ad accarezzarmi, ma con più decisione, fino a quando il ragazzo mi si mise davanti, mettendo a disposizione la sua verga, ora a pochi centimetri dalla mia bocca: così, seduta in spiaggia, mi ritrovai a lavorare un perfetto estraneo dopo solamente un paio di ore da quando ero atterrata a Ibiza, niente male come inizio direi, ma la situazione divenne ancora più interessante quando Angela ci raggiunse, senza che me ne accorgessi. Ero talmente presa dal lavorare la verga di quel bel giovanotto che, infatti, non mi resi conto che quest'ultimo stava baciando la mia amica, ora in piedi accanto a lui, che con le mani la stava già toccando con decisione. Ritrovarmi in ginocchio davanti ai due, quasi a essere lì solo per loro, il tutto con il rischio di venire scoperti, fecero indurire ancora di più il mio membro, cosa che non sfuggì ad Angela, che in passato con me aveva già giocato, ma mai così, in pubblico, per di più con un totale estraneo a partecipare, così, quando scese da me e iniziò prendere in bocca il mio attrezzo sapevo bene cosa aspettarmi: un lavoro con i fiocchi, che solo la sottoscritta, se si impegna a fondo, può eguagliare...
La bocca di lei, calda e umida, sembrava fatta apposta per la mia verga, e ogni volta che la spingeva a fondo in gola mi lasciavo sfuggire un gemito, soffocato dal pezzo di carne che avevo a mia volta tra le labbra, e che non smisi per un istante di deliziare, per la gioia del ragazzo, che fino a pochi minuti prima stava passeggiando in spiaggia, forse a caccia, forse proprio con l'intenzione di trovare qualche preda. A caccia, noi, in questa vacanza volevamo andarci, inutile negarlo, però di andare ad infilarci in un caldissimo triangolo praticamente appena sbarcate non proprio non ci avrei scommesso, per me la priorità era rilassarmi al massimo quel primo giorno...
Anche se era l'ultima arrivata, Angela era sicuramente la più calda dei tre, e lo dimostrò subito, sdraiandosi gambe aperte sulla stuoia e trascinando con sé lo sconosciuto, ora sopra di lei: in un attimo cominciò a pomparla, riempiendole i seni di succosi baci, mentre io, messami davanti a lui, tenevo ben ferme le cosce della mia amica. Da quella posizione il mio bastone si trovava a pochi centimetri dalla bocca di Angela, un bottino troppo goloso perché lei se lo facesse sfuggire, così attirò tra le labbra l'arnese, concentrandosi questa volta sulle palle, mentre con la mano lo carezzava dolcemente, dalla base alla punta, più umida che mai. Potevo chiaramente scorgere, nascosti in malo modo, un paio di voyeur tra le dune, uno dei quali si stava masturbando senza ritegno, probabilmente sapevano che era il luogo perfetto per quel tipo di incontri, e a questo giro avevano fatto bingo direi: una procace donna, un ragazzo da urlo e una trans bella come sicuramente non avevano mai visto come me, roba da raccontare agli amici per mesi…
Appena il ragazzo rallentò il ritmo, ne approfittai per portargli via Angela che, docile, si fece mettere a pecora: avevo voglia di prenderla così, dopotutto non volevo mica lasciare tutto il meglio al giovane estraneo. Faccia a terra, schiena inarcata e sedere all'aria, così la mia amica dava il meglio di sé, potevo sentire chiaramente la sua fessura bagnatissima che si allargava ogni volta che entravo, una vera delizia, che per lei aumentò quando il ragazzo la prese per i capelli e le offrì il suo pezzo di carne, per il più classico degli incastri a tre.
Angela venne, e venne ancora, ormai la stuoia era ridotta a un macello per colpa sua, e da brava amica capì che anche io volevo essere presa dal ragazzo, così mi fece mettere a pecora e, preso il randello di lui, gli sputò sopra, per poi guidarlo dritto nel mio didietro, che non aspettava altro. L'adrenalina che mi percorse appena mi fu dentro era qualcosa di talmente intenso che era da un pezzo che non mi divertivo così, nemmeno il tempo di godermi il suo attrezzo che il ragazzo iniziò a scatenarsi alle mie spalle, mentre la mia amica mi baciava lentamente, orgogliosa di quella piccola idea che ebbe, fino a quando lo sconosciuto, ormai allo stremo, non raggiunse un orgasmo tanto abbondante quando rumoroso, che quasi intimorì i due guardoni, spettatori privilegiati del nostro siparietto. Io, beh, venni quasi in contemporanea, e rimasi distesa, in preda al torpore, mentre l’estraneo si ricomponeva e scambiava il numero con Angela.
È superfluo dire che non lo richiamammo più, dopotutto il mare è pieno di pesci e a Ibiza non avevamo nessuna intenzione di fermarci lì, anche se devo dire che una situazione intrigante come quella, in questa vacanza, non ci fu più; per fortuna l'estate è dietro l'angolo, e le spiagge giuste, anche in Italia, abbondano...
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